Creato Lunedì, 22 Ottobre 2012 10:09 Ultima modifica il Martedì, 22 Ottobre 2013 13:22
Ha sede nel complesso monumentale del Convento di San Francesco e conserva collezioni molto eterogenee (archeologia, numismatica, etnografia, storia e folklore locale, testimonianze di devozione religiosa), formatesi a partire dal 1930 per iniziativa del fondatore del Museo, Euclide Milano (Bra, 1880 - Diano Marina, 1959),insegnante, studioso di storia locale e etnografia in particolare dell’area cuneese, che diede un fondamentale impulso anche all’istituzione del Museo di Archeologia Storia Arte di Bra.
La sezione archeologica è costituta da reperti che si datano dalla preistoria al medioevo.
La prima sala, dedicata a Livio Mano, ospita una vetrina dedicata ai ritrovamenti di Ursus spelaeus o “Orso delle Grotte”, mammifero che ha abitato numerose cavità del Cuneese, estintosi nel corso dell’ultima glaciazione. Nello specifico, i reperti paleontologici esposti provengono dalle Grotte del Bandito di Roaschia che, prese d’assalto alla fine del XIX secolo dai cercatori d’oro, hanno restituito anche importanti testimonianze della pre-protostoria della valle Gesso.
Nella stessa sala sono poi esposti, in ordine cronologico, reperti archeologici che si datano dal Paleolitico all’età del Ferro, tutti provenienti dal territorio cuneese. Si segnalano, in particolare, oltre agli strumenti (asce/accette) in pietra verde levigata, i reperti di età Neolitica da Aisone, in media Valle Stura, dove alcuni gruppi umani diedero vita ad un insediamento stagionale, dedito alla pastorizia, alla caccia ed a limitate attività agricole, sfruttando i ripari naturali delle falesie calcaree.
Il Museo Civico di Cuneo conserva ed espone inoltre una raccolta di calchi delle incisioni rupestri del comprensorio del Monte Bego, eseguiti nella prima metà del Novecento, e il calco “del Capo Tribù”, una delle più note figurazioni preistoriche realizzate sulle rocce dell’arco alpino, di cui l’originale è conservato al Museo delle Meraviglie di Tenda.
Nella sala dedicata all’età romana sono presentati, secondo criteri topografici, reperti provenienti da varie località del cuneese, tra cui Cuneo, Busca, Castelmagno e Caraglio.
Nella saletta destinata al medioevo sono conservati alcuni frammenti scultorei altomedievali e alcuni oggetti riferibili ad un piccolo nucleo di sepolture di età longobarda rinvenuto nel 1932 a Baldissero d’Alba, con i caratteristici elementi di armamento (umbone in ferro, immanicatura dello scudo, cupide di lancia, tre cuspidi di freccia, due spadeed una cuspide di spiedo).
Altri reperti di età medievale, provenienti dal convento di San Francesco e da piazza Boves, sono visibili nel percorso espositivo.
Il cortile ospita il lapidario romano e medievale.
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