Soprintendenza per i Beni Archeologici

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Musei e Aree Archeologiche

MUSEO DI ARCHEOLOGIA E PALEONTOLOGIA

OrsoIl Museo di Archeologia e Paleontologia di Borgosesia è stato inaugurato nel 2007 presso i locali dell'ex Mercato Coperto costruito negli anni ‘30 ed è dedicato a Carlo Conti, scultore e Ispettore Onorario della Soprintendenza alla Antichità che, con la sua opera Valsesia Archeologica, già  nel 1931 prefigurava in modo organico un vero e proprio museo archeologico di valle. L’apertura di questo Museo ha costituito una tappa importante nella collaborazione tra quello è stato il lavoro volontario di studiosi locali, appassionati di archeologia e paleontologia, quali furono Carlo Conti e Federico Strobino, e le attività di ricerca e conservazione condotte da esperti sotto la direzione della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte e del Museo Antichità Egizie (Ministero per i Beni e le Attività Culturali).

Il Museo conserva ed espone materiale paleontologico, derivante dalle raccolte effettuate dal GASB (Gruppo Arche-Speleologico di Borgosesia) in cavità presenti nel Monte Fenera, e materiale archeologico, rinvenuto principalmente negli anni ‘30 da Carlo Conti stesso nel territorio comunale di Borgosesia.

La collezione paleontologica proviene dalle cavità carsiche del Monte Fenera e comprende resti ossei di Uomo di Neanderthal, unico caso in Piemonte, e numerosi resti di fauna pleistocenica che testimoniano la presenza sul territorio di leoni delle caverne, pantere, linci, rinoceronti, uri (Bos taurus primigenius) e orsi delle caverne (Ursus spelaeus), specie quest'ultima quantitativamente meglio rappresentata e della quale è presente uno scheletro interamente ricomposto.

La collezione archeologica testimonia la costante presenza umana nel territorio dal paleolitico medio fino al XIX secolo: strumenti litici e oggetti ceramici preistorici provengono in prevalenza dal Monte Fenera; corredi funerari dell'Età del Ferro e di epoca romana sono stati rinvenuti nell'antica Seso e indicano che l'insediamento si è spostato in quest'epoca nell'area dell'odierna Borgosesia; resti di un insediamento in grotta, completo di attività artigianale, indicano che in epoca altomedievale l'uomo è ritornato almeno parzialmente alle cavità; materiali provenienti dal castello di Vanzone descrivono le attività umane dal Basso Medioevo al XIX secolo.

 

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Ultima modifica il Martedì, 22 Ottobre 2013 13:36

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MUSEO CAMILLO LEONE

Vetro coloratoIl museo Leone, aperto al pubblico nel 1910, è costituito dal fondo che il notaio Camillo Leone (1830-1907) dona all’Istituto di Belle Arti. Il museo si articola all’interno di due antichi edifici collegati fra loro da una manica di raccordo: la cinquecentesca Casa Alciati e il barocco palazzo Langosco. Casa Alciati, residenza nobiliare risalente all´inizio del XVI secolo, ha ambienti decorati con affreschi coevi. I numerosi fregi a "grottesche" e i soggetti mitologici tratti dal repertorio figurativo classico, accanto all´uso di sfondati prospettici, evidenziano l’influenza della pittura romana dell’epoca. Più recenti gli ambienti di palazzo Langosco, decorati con dipinti e stucchi settecenteschi.

Le importanti collezioni archeologiche di storia antica vercellese sono esposte nelle tredici sale del pianterreno, il cui allestimento, curato da Vittorio Viale nel 1939, ricostruisce, attraverso oggetti e documenti, la storia di Vercelli dalla preistoria al Risorgimento. Fulcro di questa sezione è il salone romano, immaginato come un’aula basilicale con ampie vetrine, rivestite in specchio, in cui trovano posto reperti di scavo o di collezione, di provenienza dal vercellese, raggruppati per materiale : bronzi, marmi, ceramica, vetri.
Per la formazione della raccolta archeologica fu determinante il rapporto di Camillo Leone con il padre barnabita Luigi Bruzza, storico e archeologo, documentato da una fitta corrispondenza, da cui traspare la finalità comune di documentare la storia della città con concreti dati archeologici, rilevati anche  da numerose epigrafi, rinvenute nel territorio vercellese. Esse costituiscono il nucleo del Museo Lapidario, allestito nel 1880 nel chiostro dell’abbazia di S. Andrea e intitolato all’illustre archeologo. L’importante raccolta, che comprendeva anche reperti di età romana e medioevale, fu trasferita nel 1934 al museo Leone.
Ad illustrare la storia della città contribuisce anche la ricchissima collezione di Cinquecentine e Incunaboli (circa 1100 volumi), tra cui prevalgono  edizioni curate da stampatori vercellesi e trinesi.

 

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Ultima modifica il Martedì, 22 Ottobre 2013 13:36

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MUSEO DI STORIA NATURALE

Il Museo di Storia Naturale di Varallo è ospitato dal 1867 al secondo piano del Palazzo dei Musei ed è intitolato al professore Pietro Calderini, dotto e appassionato naturalista che diede vita al Museo riunendo differenti tipologie di reperti: esemplari e materiali da studio donati da scienziati milanesi e piemontesi, costumi tradizionali offerti dai valsesiani, memorie storico artistiche, materiali esotici e rarità.
Attualmente le collezioni archeologiche sono chiuse al pubblico per ragioni di sicurezza e di riallestimento, il Museo espone alcuni pezzi delle sue collezioni in una mostra permanente allestita al piano terra nelle sale del Palazzo dei Musei.

 

Collezioni
L'allestimento del Museo suddivide le collezioni per tematiche scientifiche:

1. Sezione di storia naturale comprendente le collezioni di zoologia, botanica e mineralogia;

2. Sezione di paleontologia in cui sono esposti i fossili provenienti da varie regioni d'Italia e alcuni reperti rinvenuti nel vicino Monte Fenera (Borgosesia);

3. Sezione di numismatica comprendente la collezione di medaglie dei Papi;

4. Sezione di egittologia che espone una collezione di reperti provenienti da tombe egizie.

Il Museo possiede una ricca biblioteca con incunaboli, pergamene e opere di numismatica e di storia naturale.

 

Attività
È in corso un'opera di rideterminazione e di catalogazione dei reperti delle collezioni museali.
Su richiesta è consentita la consultazione del materiale da parte di studiosi e naturalisti. Per le scuole elementari e medie inferiori il Museo propone attività didattiche con laboratori di paleontologia.

 

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  Varallo Sesia (VC)

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  www.pinacotecadivarallo.it

Ultima modifica il Martedì, 22 Ottobre 2013 13:37

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