Soprintendenza per i Beni Archeologici

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Musei e Aree Archeologiche

Biblioteca

La Biblioteca della Soprintendenza per i Beni Archeologici del Piemonte consta di oltre 26.000 volumi specialistici, comprensivi di monografie, riviste, estratti ed opuscoli.

Nella raccolta sono confluite le dotazioni di inizio Ottocento della “Biblioteca del Regio Museo di Antichità”. Di questo nucleo originario, denominato Fondo Regio, si conservano circa 500 volumi, di cui la metà di argomento numismatico. Grande incremento della raccolta bibliografica deriva dalla pubblicazione sistematica di numerosi monumenti, raccolte di oggetti e scavi archeologici avvenuta nel corso del XIX secolo, sulla scia di uno slancio della ricerca archeologica in Piemonte. A partire dal 1934 le acquisizioni sono registrate sul “Registro cronologico delle operazioni inventariali”, in cui i libri, sia quelli già posseduti sia quelli acquistati, sono associati ad altri beni mobili, ad esempio gli arredi; dal 1973 la biblioteca della Soprintendenza ha un suo registro di settore.

Informazioni aggiuntive

L'incremento delle acquisizioni bibliografiche è stato sensibile soprattutto negli ultimi venti anni, in relazione all’attività di tutela promossa dall’Ufficio sul territorio attraverso la pubblicazione di una rivista periodica (Quaderni della Soprintendenza archeologica del Piemonte) e di volumi monografici. Queste Iniziative editoriali hanno permesso l’avvio di una vivace rete di scambi bibliografici con istituzioni pubbliche e private italiane ed estere.

Dal 2000 ha aderito al Sistema Bibliotecario Nazionale SBN (Sistema Bibliotecario Nazionale; servizio Librinlinea) rendendo quindi possibile, per le opere acquisite da questa data in poi, l'individuazione in rete.

L’accesso alla biblioteca, disciplinato da un “Regolamento”, è riservato oltre che ai dipendenti del Ministero per i Beni e le Attività Culturali, ai docenti e ricercatori universitari, ai professionisti che collaborano con la Soprintendenza, e previa “domanda”, ai dottorandi e agli studenti universitari che presentino una lettera credenziale rilasciata da un docente.
 

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