Creato Martedì, 27 Maggio 2014 14:06 Ultima modifica il Giovedì, 31 Luglio 2014 01:57
Bronzo, g 10,94
Inv. n. F1758
D/ C·CASSIVS·CELER·IIIVIR·A·A·A·F·F intorno a S · C
R/ AVGVSTVS / TRIBVNIC / POTEST su tre linee, entro corona di quercia.
Nel nuovo sistema monetale augusteo, all’unità base del bronzo, l’asse, si affianca il suo doppio, ovvero il dupondio. Su tutti i nominali è riportato il nome del magistrato responsabile, indicato come triumviro addetto alla fusione (Flare) e alla coniazione (Ferire) di oro (Aurum), argento (Argentum) e bronzo (Aes), oltre alla sigla SC per indicare il ruolo decisionale del Senato [n. 34].
Al rovescio qui viene riportata la figura di Augusto nel ruolo di tribuno delle plebe, ovvero magistrato dotato di potestà tribunizia.
Dal punto di vista del peso, si abbandona il sistema precedente, portando l’asse al di sotto di mezza oncia (13,5 g), ovvero a 1/24 della libbra originale. Si sceglie inoltre di emettere il dupondio delle stesse dimensioni dell’asse e di renderlo riconoscibile soltanto per l’uso di una lega differente (oricalco = rame + zinco) dal semplice rame di quest’ultimo.