Creato Martedì, 27 Maggio 2014 14:06 Ultima modifica il Giovedì, 31 Luglio 2014 02:04
Argento, g 6,71
Inv. n. F212
D/ Doppia testa dei Dioscuri.
R/ Giove con fulmine e scettro su quadriga condotta da Vittoria. Sotto: ROMA.
L’ultimo tipo di didrammi romano-campani - la monetazione in argento destinata da Roma alle sue imprese, militari e commerciali, nel sud della penisola [nn. 24-25] - viene emesso immediatamente prima e nel corso dei primi anni della seconda guerra punica.
Già in antico è denominato “quadrigato” per la presenza del cocchio divino trainato da quattro cavalli raffigurato sul rovescio. Il simbolo della quadriga, che irrompe portando il re degli dei con il fulmine pronto ad essere scagliato, rappresenta la protezione divina accordata alla potenza di Roma, così come i Dioscuri sono a fianco dei combattenti romani sin dal loro intervento nella mitica battaglia del lago Regillo contro i Latini (inizi del V secolo a.C.). La curiosa raffigurazione dei gemelli in un’unica duplice testa costituisce un adattamento dell’iconografia di Giano, il dio duplice, custode delle porte e simbolo del ciclo annuale, che viene posto contemporaneamente a suggello della monetazione in bronzo.