Creato Martedì, 27 Maggio 2014 14:06 Ultima modifica il Giovedì, 31 Luglio 2014 01:57
Bronzo, g 561,70
Inv. n. F552
D/ Testa di Roma elmata. Dietro: segno di valore.
R/ Ruota a sei raggi. Tra due di questi: segno di valore.
Il dupondio è un multiplo dell'unità base della moneta in bronzo, l'asse: esattamente il doppio. In queste prime serie di aes grave romano [vedi anche i nn. 21 e 23] viene prodotto anche il tressis, ovvero il nominale del valore (e del peso) di tre assi. Si sceglie di utilizzare una tipologia semplificata, ponendo al rovescio sempre la stessa immagine, in questa serie costituita da una ruota, e variando la tipologia del diritto nei vari nominali, in modo da facilitare l’identificazione, anche con la costante presenza del segno di valore (in questo caso: II = 2 assi).
La tecnica di produzione (fusione), le notevoli dimensioni e il peso ne chiariscono perfettamente la natura di lingotto, ovvero di unità ponderale del bronzo trasformata in moneta, semplicemente adottando la forma circolare e apponendovi i tipi.
Questa serie è attribuita al periodo della prima guerra punica, che vede impegnata Roma in anni di combattimenti in Sicilia per il predominio nel Mediterraneo.