Soprintendenza per i Beni Archeologici

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INFORMARE INTERAGIRE EDUCARE - Progetto di studio e comunicazione su una città romana (AUGUSTA BAGIENNORUM) e una necropoli longobarda (S. ALBANO STURA)

Paestum sala Velia - 28 Ottobre 2016 ore 13:30

 

Le nuove richieste, che vengono formulate dal pubblico e dagli stessi tecnici, invitano le Soprintendenze ad affrontare nuovi campi di studio e nuove sfide per aumentare le capacità conoscitive fornite dai ritrovamenti archeologici e per favorire una maggiore consapevolezza della nostra Storia.
Nell’ambito del progetto “La Fabbrica dell’Archeologia”, il Comune di Bene Vagienna, con la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Alessandria Asti e Cuneo, ha avviato una revisione e aggiornamento dell’apparato museografico, affiancando ai pannelli già esistenti, supporti multimediali capaci di spiegare i contesti da cui provengono i reperti esposti nelle sale. Come mediatori della comunicazione sono stati scelti i ragazzi dell’Istituto Comprensivo di Bene Vagienna, che si alternano in video, spiegando al pubblico come fosse organizzata la città romana. A completamento del percorso di visita sono state allestite due sale multimediali con giochi interattivi che consentono di affrontare alcuni aspetti della vita quotidiana al tempo dei Romani.
Un'altra diversa occasione giunge dalle recenti indagini sul prezioso e consistente nucleo di reperti di una necropoli longobarda. Durante la realizzazione dell’autostrada Asti-Cuneo (scavi 2009-2011) è stata messa in luce e scavata a S. Albano Stura un cimitero barbarico di eccezionale rilevanza, per estensione e quantità di deposizioni (finora sono state indagate 776 tombe). Le indagini stratigrafiche in cantiere sono state integrate da un microscavo in laboratorio. Per evitare la perdita di dati importanti, terminato lo scavo di ogni tomba si è effettuato il prelievo del suo corredo attraverso blocchi di terra che sono stati radiografati al fine di individuare numero, forma e caratteristiche dei reperti inclusi. Tali immagini radiografiche hanno guidato il microscavo in laboratorio (finanziato grazie a una convenzione sottoscritta tra Ministero, Autostrada Asti-Cuneo e Anas) per liberare i singoli oggetti dalla terra del prelievo e per le operazioni di restauro vere e proprie, realizzate con metodi aggiornati e con analisi archeometriche sistematiche, come quelle che hanno permesso di riconoscere tessuti mineralizzati, conservati sulla superficie degli oggetti metallici.


DOVE SIAMO

Data dell'evento: 28 ottobre 2016, ore 13,30

Referente: dott. A. Crosetto, dott.ssa D. Rocchietti, dott.ssa S. Uggè

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